Da Venerdì 8 a Domenica 10 Maggio si è tenuta a Firenze la terza conferenza italiana sul linguaggio python.
Un'incontro molto interessante per chi usa il linguaggio Python e per chi (come me) è semplicemente incuriosito dal fermento che viene fatto scaturire da un incontro con persone legate da un'interessa comune come l'informatica.
La conferenza aveva un'ospite di eccezione quest'anno: Guido Van Rossum il papà di Python ovvero colui che lo ideò tanti anni fa che ha tenuto uno talk sulla nuova versione 3 del linguaggio ed uno su Google App.
Un'incontro molto interessante per chi usa il linguaggio Python e per chi (come me) è semplicemente incuriosito dal fermento che viene fatto scaturire da un incontro con persone legate da un'interessa comune come l'informatica.
La conferenza aveva un'ospite di eccezione quest'anno: Guido Van Rossum il papà di Python ovvero colui che lo ideò tanti anni fa che ha tenuto uno talk sulla nuova versione 3 del linguaggio ed uno su Google App.
In particolare ho trovato molto interessante il talk di Martelli su le Astrazioni , l'epopea della conversione del modulo postgrep da python 2 a python 3 di Federico di Gregorio e il corso di software finanziario tenuto da Stefano Taschini.
Una nota a parte per una introduzione all'utilizzo di Erlang che con Python ha ben poco a che fare ma che è stata molto gradita sia per la simpatia del suo relatore che per l'interesse che è stato destato sull'argomento.
Insomma nel complesso una conferenza ben fatta, ben organizzata e ricca di contenuti. La cosa che più mi ha colpito è stata la grande abilità nel rendere appassionante l'incontro e questo è un grande merito trasversale all'argomento trattato.
Una nota a parte per una introduzione all'utilizzo di Erlang che con Python ha ben poco a che fare ma che è stata molto gradita sia per la simpatia del suo relatore che per l'interesse che è stato destato sull'argomento.
Insomma nel complesso una conferenza ben fatta, ben organizzata e ricca di contenuti. La cosa che più mi ha colpito è stata la grande abilità nel rendere appassionante l'incontro e questo è un grande merito trasversale all'argomento trattato.
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